MuBo: il Museo Borrelli e la sua App

Presentazione

La bellezza e le opere d’arte, come ha scritto Paulo Coelho ne “Il manoscritto ritrovato ad Accra”, hanno la funzione di spingere l’uomo a costruire un domani migliore e di avvicinarlo al mondo, che è bello in quanto creato da Dio e per questo trasmette armonia e ordine simile a una tela rinascimentale. Questa idea, enunciata anche da alcuni scrittori classici come Plutarco e Cicerone, deve essere predominante nel nostro tempo e tra le aule scolastiche per abituare le nuove generazioni al concetto aristotelico di “harmonia” e a quello plotiniano di “aglàia” (luce), in modo da debellare il virus deleterio dell’uomo-economico il quale, afferma Piero Bevilacqua, cancella le radici e i valori antichi.
“ La buona scuola, oltre che sicura, dovrebbe essere anche una scuola bella”.

Bisogna che l’estetica non sia più un fattore accessorio e che arte e design abbiano, in qualche modo, un ruolo fruibile anche dal territorio. E’ indispensabile, pertanto, che gli interventi di riqualificazione siano improntati al rispetto dei requisiti di qualità ambientale che determinano il benessere di utenti ed operatori”.

Da qui l’idea progettuale de “ Il Borrelli 3.0. Il “bello” della Scuola “di trasformare l’atrio, le scale e tutti i corridoi del liceo Classico e dell’ITT “Borrelli” in un riflesso di immagini celebri, “rubate“ ai più grandi pittori di tutti i tempi , in un luogo di fruizione e arricchimento culturale e spirituale.

Una serie di dipinti realizzati dai grandi artisti del passato e oggi conservati nei più celebri musei del mondo, ossia: Il MoMA (Museum of Modern Art) di New York, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, ll Museo del Louvre di Parigi e il Metropolitan Museum, di New York.

La app del MuBo

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