Benvenuti ragazzi!
A tutti voi, nuovi arrivati e ai già Borrelliani, va il mio saluto di accoglienza.
In un anno caratterizzato più che mai da incertezza e crisi la nostra scuola vuole essere un punto di riferimento per tutti voi ragazzi e genitori. La nostra comunità educativa è da sempre impegnata, oltre che a trasmettere saperi, a formare persone consapevoli e critiche in grado di affrontare il futuro da persona adulta.
Nessuno di noi può sapere cosa riserva il futuro, proprio per questo da sempre sostengo che la scuola non può essere funzionale a nessuna professione particolare ma deve essere in grado, attraverso la conoscenza, di formare persone consapevoli della propria identità, cultura e valori.
Al Borrelli ci proviamo, ci mettiamo in gioco insieme a voi, perché la sfida educativa investe tutta la comunità educante: studenti, docenti e genitori. Insieme cerchiamo di porci le domande per una scuola che sia meno nozionistica e più vicina ai vostri bisogni.
La nostra organizzazione didattica ne è la prova, percorsi studiati per integrare le conoscenze in competenze spendibili nella vostra scelta futura, qualunque essa sia.
Ma l’impegno del futuro ci impone di imparare a gestire il cambiamento, è questa la sfida principale della vita. Usare la conoscenza per reinventarsi continuamente per non soccombere alla crisi data da mutazioni sociali e politiche.
Voi giovani siete per natura dotati per fronteggiarlo, dopo un primo momento di smarrimento sarete in grado non solo di fronteggiarlo ma di guidarlo. Il Borrelli vi aiuterà in questo, perché un altro mondo è possibile se lo iniziamo a immaginare.
Vogliamo con le nostre conoscenze e valori contribuire a fermare quello che la follia umana ha prodotto e che sta scoppiando nella nostra epoca. Guerre, epidemie, cambiamento climatico, inquinamento globale, rispetto dei diritti sono ormai emergenze storiche. A noi il compito di guardarle con un comportamento attivo e non attraverso la visione passiva e falsa di uno schermo.
Il Borrelli insieme a voi si impegna in questo.
Vi accogliamo con le note di Brunori, un brano che vuole essere un invito ad essere protagonisti.
La vostra Dirigente
“Non sarò mai abbastanza cinico
da smettere di credere
che il mondo possa essere
migliore di com’è
Ma non sarò neanche tanto stupido
da credere che il mondo
possa crescere se non parto da me”
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